Corriere del Ticino, 11.06.2022

Corriere del Ticino
Sab 11/06/2022 Pagina: 19

Geniomeccanica, esempio di innovazione

TICINO / La ditta di S. Antonino è stata la sede dell’iniziativa «Dentro l’industria», che cerca di mostrare le eccellenze presenti nel cantone – La società ha sviluppato un veicolo monoposto elettrico per persone con problemi di mobilità.

Produzione di massa, digitalizzazione, iperspecializzazione dominano l’industria di oggi, ma in Ticino c’è chi va contro corrente puntando su qualità e personalizzazione di prodotti e servizi. E’ il caso della Geniomeccanica SA di S. Antonino, oggetto della 31. iniziativa «Dentro l’industria», promossa da AITI e dal DFE, con la partecipazione di Christian Vitta, direttore del DFE, di Oliviero Pesenti, presidente di AITI, e di una folta rappresentanza di membri del Gran Consiglio ticinese.

Presentando l’azienda, il CEO Luca Wullschleger ne ha tracciato la storia che risale al 1962 e vede al lavoro la quarta generazione dei fondatori, all’interno del Gruppo omonimo, attivo dal 1900, presente con 14 stabilimenti in svariati settori, dall’edilizia all’energia termica, dalla meccanica al medicale. Geniomeccanica è attiva nel servizio di riparazione e manutenzione di macchinari per conto terzi, nella vendita e nel servizio post-vendita, oltre che nell’assemblaggio di apparati meccanici di altissima precisione. La presenza di specialisti in grado di operare a 360 gradi su macchine di diversa tipologia e diversa origine, ne fa un punto di riferimento importante nel panorama ticinese. Infatti, come hanno rilevato Wullschleger e lo stesso Vitta, l’azienda ha dimostrato una elevata lungimiranza a fronte dei problemi che poi hanno interessato la supply chain dei componenti, dotandosi di un magazzino ben fornito, così da poter soddisfare le esigenze dei clienti in tempi rapidi.

E’ dunque il tramonto del «just in time» e l’avvio di una nuova strategia industriale, ha affermato Vitta.

Ma la protagonista dell’evento è stata Genny, veicolo monoposto elettrico a due ruote per chi ha problemi di mobilità. Ispirato dall’americana Segway, progetto molto costoso dal successo limitato, Genny si avvale di tecnologie sofisticate di derivazione aeronautica e sfrutta l’esperienza delle più avanzate imprese italiane del comparto automobilistico ed elettronico.

Pronto per ambedue gli usi

Come ha illustrato il suo ideatore Paolo Badano, direttore di Genny Factory, citando la celebre frase virgiliana «ad utrunque paratus» (pronto per ambedue le evenienze, positive e negative, favorevoli o non), un evento vitale sfortunato può essere lo spunto per intraprendere progetti ambiziosi.

Assetto personalizzato

Genny, con seduta e schienale regolabili, assetto personalizzato in base alle caratteristiche dell’utilizzatore, sicura, dotata di una eccezionale manovrabilità, rappresenta una soluzione che può andare oltre alle esigenze dei disabili, per diventare uno strumento di mobilità innovativa in linea con le nuove tendenze. Ha un’estetica piacevole e le ruote possono essere adattate a vari terreni, dalle sabbie del deserto alle spiagge. Geniomeccanica ne avvierà la produzione dal prossimo anno e, a giudicare dal potenziale di mercato e dalle indicazioni pervenute, questa soluzione avanzatissima «made in Ticino» appare destinata ad un sicuro successo.

Gian Luigi Trucco